Gli iniziali sforzi di Erickson per elicitare un fenomeno di regressione d’età erano basati primariamente su suggestioni dirette, le quali tuttavia dettero risultati inconsistenti (Erickson, 1980). In seguito giunse a considerare che al fine di elicitare una regressione d’età le suggestioni iniziali dovevano essere vaghe e confusive – lasciando precipitare nel soggetto un graduale ed incrementale senso di incertezza per la situazione fenomenologica, e guidarlo attraverso un disorientamento, seguito da un amnesia per il presente. Questo è poi seguito da suggerimenti indiretti per la regressione stessa. Il passaggio mentale è attraverso sensazioni, alle credenze, al “conoscere” l’esperienza regressiva.
Vi sono molte maniere per seminare il fenomeno della regressione d’età.
Parole e frasi come ritornare, indietro nel tempo, recuperare, sognare ad occhi aperti circa un periodo in quando, e ricordare possono essere usati per seminare contesti regressivi. I terapeuti possono presupporre che la regressione d’età potrà aver luogo con commenti come, “E quando sarai tornato indietro nel tempo all’età di 7 anni, sarai interessato del vedere le cose che puoi ricordare circa la tua classe, dove eri solito sederti, ecc…”.
I doppi legami si mostrano utili anche in questo caso. E’ consigliato cambiare il tempo di un verbo mentre il soggetto sta immergendosi nella regressione (es. si può passare da “ricorda come era il cortile” , a “guardati attorno, esplorando tutto il cortile;  ricorda l’odore delle torte della mamma”). Questo passaggio da un lessico dettato al tempo passato permette di far veicolare la mente conscia verso l’obiettivo cronologico per l’evento mestico rievocato permettendo in un secondo momento il subentrare della mente inconscia (attraverso l’utilizzo del tempo presente) che coinvolge le sensazioni a questo correlate. Per elicitare una regressione d’età Yapko (1990) menziona la possibilità di fare dei “ponti” affettivi e somatici dal presente fino a giungere al passato attraverso commenti come questi “la prima volta che hai avuto questa sensazione/sentimento/esperienza è stato tanto tempo fa e ti sorprendi …”. L’associazione tra esperienza attuale di una sensazione/sentimento/altro con la vera ed originale primaria esperienza passata, della medesima sensazione/sentimento/altro, permette un ponte mestico tra il presente ed il passato del cliente che trova estremamente graduale e facile ripercorrere in cerca dell’evento originale.
Il disorientamento temporale è menzionata come un’altra strategia per facilitare la regressione, così come la progressione degli anni che permettono al cliente di ottenere una distanza emotiva dalle esperienze negative molto più facilmente per usarle molto più costruttivamente in terapia.
Poiché l’uso degli stati dissociati molto spesso incoraggia un soggetto ipnotico ad esperire due cose differenti in una volta, al terapista  è offerto un’unica opportunità di usare gli stati dissociativi consci/inconsci  che aiuteranno il soggetto a regredire di età e di portare indietro con sé qualche risorsa efficace dal presente che può permettersi di esperire per un ulteriore lavoro nel passato (es. Erickson nel “L’uomo di Febbraio”). Molti esempi di regressione d’età avviene attraverso metodi naturalistici quali il rifarsi a tutte quelle volte che guardando una foto, o si ascolta una particolare melodia che ha accompagnato un evento investito di emotività, la persona si trovi proiettata al passato e alla naturale regressione ai tempi passati e alla loro cornice emozionale. Erickson  era solito recuperare ricordi attraverso regressioni d’età abilmente tarate su esperienze che accomunano la stragrande maggioranza delle persone, attingendo a tutti quelli elementi facenti parte dei primi giorni di scuola ed all’esperienze a questa connessa (es. il rumore della campanella, il banco, la lavagna, i quaderni e i primi apprendimenti come lo scrivere ed il far dei conti delle prime esperienze scolastiche), l’inevitabile trasposizione tra il commento generico di Erickson e il personale richiamo mnestico del soggetto trovano nelle suggestioni aperte ed indirette un terreno fertilissimo per il sovrapporsi ed infine l’istaurarsi delle esperienze passate del soggetto con l’inevitabile regressione immediata ad eventi e sensazioni attinenti a quella specifica età. Si noti che ogni quadro d’insegnamento o di inevitabile scoperta di ciascun individuo diviene fondamentale per scandire i momenti storici a cui si vuol indirettamente portare il soggetto a regredire, così si può liberamente passare da suggestioni che rievochino i primi apprendimenti ( il pedalare in bicicletta, fino a giungere a regressioni molto meno lontane nel tempo come ad es. il primo bacio), che nonostante la più o meno relativa vicinanza all’attuale momento cronologico del soggetto si mostra non dimeno di chiaro interesse terapeutico, laddove vi siano nodi problematici ascrivibile ad eventi o situazioni appartenenti ad un relativo passato recente.

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