I metodi strutturali di indurre amnesia sono mezzi indiretti e sono estremamente potenti grazie al garbato invito che giunge al soggetto. Questi implicano che si incoraggi i processi psicologici dell’amnesia senza dover usare parole come “dimenticare” o “lascia che vada”. Un metodo base strutturato implica mettere la suggestione a dimenticare in mezzo al più profondo livello del lavoro di trance. Questo permette di prendere un beneficio dagli effetti recenti e primari del funzionamento della memoria, dove ciò che è detto o si è imparato all’inizio o alla fine di una serie di comunicazioni sono richiamate molto e molto più frequentemente. Ciò che invece viene detto nel mezzo di una serie di dichiarazioni o catene di  numeri è molto più facilmente dimenticato(Squire, 1987).

Da qui, nel lavoro ipnotico, è possibile inserire nel mezzo dell’induzione qualsiasi cosa si voglia che il soggetto dimentichi consapevolmente. Una versione ben sviluppata e qui sotto riportata è chiamata un amnesia strutturata (Erickson & Rossi, 1974/1980; Lankton & Lankton, 1983; Zeig, 1985). Questa è una tecnica attraverso cui alcune idee, suggestioni, direttive, o comunque dialoghi tra il terapista ed il soggetto può limitare la consapevolezza del cliente o  essere dimenticata nel suo complesso. Può inoltre essere usata sia in trance o meno. Essenzialmente una idea o una discussione è incapsulata ad una sovrapponentesi, per esempio la discussione A viene subito interrotta dalla discussione B, che un attimo dopo viene brutalmente interrotta per ricollegarsi alla discussione A proprio nel punto in cui la si era interrotta, come se niente fosse accaduto.
Il repentino abbandono dell’interazione alla discussione relativo al secondo dialogo più il rinnovato aggancio alla primaria discussione, aiutano ad indurre un amnesia per la precedente asserzione. La confusione generata da tale improvviso cambiamento inoltre aiuta la comunicazione incapsulata a tenere fuori la consapevolezza del conscio.
I Lankton (Lankton & Lankton,1983) anticipano considerevolmente l’uso di amnesie strutturate  con il loro sviluppo delle metafore multiple incorporate. Questo tipo di  amnesia strutturata considerevolmente simile  alla tecnica di induzione di un amnesia del “come se” elaborata da Zeig (1985), dove il terapista interagisce con il soggetto come se il lavoro ipnotico focale, quello che si intende “proteggere” mediante amnesia ipnotica, non si sia mai verificato.
Un altro metodo di effettuare amnesie coinvolgono l’interruzione di schemi sociali. Erickson frequentemente utilizzava questo con la sua “induzione da stretta di mano” (Erickson, Rossi, & Rossi, 1979). Erickson avrebbe scosso la mano di qualcuno che stesse salutando, solo per fermarsi e lasciare la mano catalettica in aria. Lentamente avrebbe ritirato la sua mano, lasciando la persona con una levitazione spontanea della mano. Erickson a questo punto avrebbe distratto la persona attraverso distribuzione di suggestioni, nuove idee, o altro tipo di interventi. Alla fine dei suoi commenti avrebbe ripreso la mano della persona nuovamente ed avrebbe finito di stringerla e scuoterla. L’improvviso mutamento di contesto è ciò che induce l’amnesia. Poiché la stretta di mano è una risposta appresa ma resa ritualizzata il cui script si attiva automaticamente, e per il qual motivo siamo tentati a pensare che debba durare una certa, preordinata durata di tempo, è facile avere lo sviluppo dell’amnesia in mezzo e portando fuori il soggetto da questo script inducendogli una trance.

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