Ipnosi e Disturbi Muscolo Scheletrici: Evidenze Terapeutiche

  1. Vi è prova ben fondata che il trattamento cognitivo comportamentale è più efficace nella gestione del dolore, nei risultati circa lo stato funzionale e gli atteggiamenti che il trattamento di placebo/nessun trattamento/ o di sola attesa nei gruppi di controllo (livello A ).
  2. Vi è una forte evidenza fondata sul fatto che il programma graduato di attività usato nel trattamento cognitivo-ipnotico risulta essere un metodo più efficace rispetto alla cura tradizionale per permettere il ritorno alle attività lavorative dei pazienti (livello A ).
  3. Viene riscontrata una bassa evidenza che porta a dire che non vi sono differenze sostanziali fra la terapia ipnotica e la terapia fisioterapica o con esercizi nei loro effetti su dolore, sulla condizione funzionale o sulla depressione conseguente fino a 1 anno dopo il trattamento (livello C).
  4. Viene riscontrata una limitata evidenza che in pazienti con Low Back Pain e degenerazione del discale non vi è differenza fra gli effetti della terapia ipnotica e la fusione spinale in termini di disabilità 1 anno dopo il trattamento ( livello C).
  5. Vi è un alta evidenza che l’aggiunta del trattamento cognitivo-ipnotico ad un altro trattamento ha sia effetti a breve che lungo termine nel modificare la condizione funzionale e il recupero di comportamenti di autonomia (livello B).
  6. >Vi è una forte evidenza sul fatto che non vi è differenza nell’efficacia fra vari tipi di terapie cognitivo-comportamentali (livello A).
  7. Vi è un alta evidenza che pazienti con elevato disturbo d’ansia (sia di Stato che di Tratto, rilevati con M.M.P.I.-2 e STAI-Y ) e non affetti da patologie psichiatriche rispondono in maniera molto positiva associando, alle tecniche cognitive-comportamentali, i metodi della psicoterapia autogena e dell’ipnoterapia. E’ risultato significativo della qualità dei rapporti familiari (livello C).
  8. Trattamento cognitivo comportamentale nella sindorme fibromioalgica un assessment di follow up. I risultati indicano che la terapia ipnotica può avere un ruolo significativo nel trattamento di lunga durata della fibromialgia. (Tratto da uno studio di White KP, e Nielson WR.)
  9. Trattamento del dolore psicologico nella sindrome fibromialgica: efficacia del comportamento operante e del trattamento cognitivo-ipnotico (Tratto da uno studio di Thieme K, Flor H, Turk DC;). Questi risultati indicano che sia OBT che il trattamento cognitivo-ipnotico sono efficaci nella cura dei pazienti con la sindrome fibromialgica, con alcune differenze nelle misure dei target specificatamente designati dai diversi trattamenti rispetto ad un gruppo di discussione non strutturato. Il gruppo di AP ha indicato che la discussione non strutturata sui problemi relativi alla sindrome fibromialgica può essere nociva.
  10. Efficacia a lungo termine della terapia nei pazienti con fibromialgia:  un programma basato su esercizi fisici e un approccio cognitivo comportamentale (tratto da: Redondo JR, et altri). Gli esercizi fisici ed il trattamento cognitivo-ipnotico migliorano le manifestazioni cliniche dei pazienti fibromialgici soltanto a breve termine. Il miglioramento nell’auto-efficacia e l’idoneità fisica non sono associati con miglioramento nelle manifestazioni cliniche.
  11. Trattamento cognitivo-educativo della fibromialgia: uno studio clinico randomizzato. Effetti clinici ( tratto da un lavoro di: Vlaeyen JW, Teeken-Gruben NJ, et altri ). Non sono state notate differenze pre-trattamento fra i gruppi, o fra i drop-outs ed i pazienti che sono rimasti nello studio.
  12. Trattamento interdisciplinare per la sidnrome fibromialgica: significati clinici e statistici (tratto da: Turk DC, Okifuji A, Sinclair JD, Starz TW ). I confronti tra le misure pre-trattamento e post-trattamento rilevarono miglioramenti significativi nella severità del dolore, nell’interferenza nella vita quotidiana, nel significato di controllo, nello stress affettivo, nella depressione, nel danno fisico percepito, nell’affaticamento e nell’ansia; tuttavia, non vi era alcun miglioramento nei rapporti interpersonali o nelle attività generiche.
  13. Trattamento del dolore cronico non oncologico: Tecniche ipnotiche con trainging autogeno e ipnosi ericksoniana (tratto da: F. Tafuro; M. Zisa dell’ASF). La terapia dimostra  un incidenza positiva su variabili rilevanti nella esperienza soggettiva del dolore. Essa, inoltre, è stata in grado di ridurne l’ intensità e di produrre un incremento delle capacità di coping individuali. È risultata più efficace nelle pazienti che all’assessment iniziale presentavano:
  • a) maggiore controllo personale
  • b) minore vantaggi secondari al comportamento del dolore
  • c) maggiore fiducia  iniziale nella terapia
  • d) sostegno più elevato da persone affettivamente più significative.