Intervenire sul dolore

Per intervenire in maniera sostanziale e seria nel dolore cronico e acuto è di fondamentale importanza:

  • Una diagnosi algologica: l’obiettivo è quello di definire la sorgente anatomica del dolore, i meccanismi che lo producono e ne determinano la sua persistenza nel tempo, le vie di conduzione dalla sede del danno al cervello (quando presente), che è l’organo deputato alla sua lettura e deve avvenire parallelamente alla ricerca delle cause, la sorgente psicologica del dolore(se il dolore è amplificato dallo stress o prodotto dalle condizioni di vita stressogene), la taratura della percezione psicologica del dolore “percepito” rispetto al dolore “effettivo”, i meccanismi di controllo e di modificazione della soglia del dolore (autoanalgesia ipnotica)
  • Definire se si tratta di un Dolore-Sintomatologico oppure di un Dolore-Patologico.
  • Programmare una Terapia curativa orientata sui meccanismi di produzione e mantenimento (fisiopatologia del dolore) e non solo sulla sintomatologia, alla gestione psicologica sul e del problema, modificare la motivazione al trattamento e le tecniche di autogestione della sintomatologia.
  • Facilitare la Riabilitazione psicologica e fisica necessaria ad affrontare le conseguenze legate al periodo di inattività per la malattia, in modo da accelerare la guarigione, la legittimazione del proprio malessere (spesso banalizzato o considerato “inesistente”), e l’attuazione di nuove strategie per la risoluzione del sintomo
  • L’Approccio Multidisciplinare per la diagnosi e la terapia attraverso un lavoro di gruppo tra l’algologia e le branche mediche e chirurgiche e psicolotiche per affrontare i casi complessi ed evitare la frammentazione diagnostica e terapeutica.
  • Il miglioramento della Qualità della vita personale (QoL, Quality of Life) , sociale e lavorativa