Sono vere le cose che si dicono sull’ipnosi?

L’ipnosi ha un numero estremamente ampio di leggendemetropolitane molto alimentate dal cinema, spesso di tipo negativo, che può spaventare o comunque allontanare molte persone.

Il tema più comune è quello dellatotale perdita di controllo: si ha paura che durante l’ipnosi il soggetto non abbia più alcun controllo volontario su di sé e che, quindi, sia totalmente nelle mani dell’ipnotista. L’ipnotista può far compiere anche atti non voluti, immorali o criminosi.

L’altro tema comune è quello secondo cui l’ipnosi permette esperienze paranormali(ricordare vite passate, entrare in contatto con i morti, sviluppare capacità telepatiche, ecc). Questa credenza trova il suo fondamento nel fatto che durante l’ipnosi avviene nel soggetto ipnotico una sorta di “allentamento” della capacità di analisi della realtà e di controllo consapevole sul proprio comportamento.

Questo vuol dire che la persona che è in trance risponde alla realtà ipnotica in cui è assorto più di quanto faccia con la realtà “reale”. Questo “allentamento”, che è un fenomeno naturale e non è mai totale, ha alimentato tutte le credenze sbagliate rispetto all’ipnosi, come quella per cui il soggetto ipnotico possa essere vittima inconsapevole della volontà (maligna) dell’ipnotista.

Le credenze popolari costringono ancora oggi l’ipnoterapeuta a tranquillizzare il proprio paziente rispetto a questi temi addirittura prima dell’induzione; molte delle idee sbagliate sull’ipnosi (perdita totale del controllo, dire cose che si sarebbe preferito tacere, ecc), comunque,  possano essere modificatesemplicemente con una prima esperienza di trance.