Disturbo dell’eccitazione

Il disturbo dell’eccitazione (assenza o perdita della lubrificazione e tumescenza legata all’eccitazione sessuale nella donna e disturbi dell’erezione nel maschio ovvero mancanza o perdita precoce dell’erezione) sono piuttosto frequenti. Quello della sessualità è un bisogno fondamentale dell’essere umano e, soprattutto nel maschio, spesso una disfunzione di tipo sessuale come la perdita o l’assenza di erezione può essere vissuta come una perdita di autostima e potere. I due disturbi dell’eccitazione sono:

  • Disturbo dell’erezione (colpisce l’uomo)
  • Distrubo dell’eccitazione sessuale femminile (colpisce le donne)

Essendo la sessualità una delle sfere più intime ed importanti della vita di una persona, le problematiche ad essa associate spesso vengono tenute nascoste poiché causano imbarazzo.

Questo è il motivo principale per il quale la persona non chiede immediatamente un intervento psicologico. In assenza di lesioni o condizione mediche in grado di spiegare la disfunzione sessuale, rivolgersi allo psicologo ancora risulta difficile poiché interviene una paura ulteriore che si sintetizza nella domanda “come uno psicologo potrà aiutarmi?“.

Lo psicologo, attraverso colloqui anamnestici e diagnostici, valuterà le effettive possibilità di risoluzione e miglioramento per poi pianificare un intervento terapeutico definendo gli obiettivi da raggiungere ed il tipo d’intervento o di psicoterapia necessario.

Disturbo Maschile dell’Erezione

L’uomo ha da sempre associato alla propria erezione un significato di potenza. Questo in fondo è il motivo per il quale popolarmente ci riferiamo ai disturbi dell’erezione come “impotenza”.

In realtà non c’è nessuna “impotenza” ovvero non si è perso nessun potere. L’idea di impotenza è così radicata che però molti pazienti con disturbo dell’erezione sentono che hanno perso anche parte dell’influenza che hanno sul proprio partner.
Il disturbo dell’erezione fenomenologicamente si evidenza come una persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o di mantenereun’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale. In assenza di una lesione il problema è in genere reversibile attraverso interventi mirati di tipo psicologico, ipnotico o psicologico-sessuologico e soprattutto senza l’uso di farmaci.

Per la diagnosi di disturbo dell’erezione vengono proposti ai clinici, 3 criteri diagnostici generali:

  • Persistente o ricorrente impossibilità di raggiungere, o di mantenere, un’erezione adeguata fino al completamento dell’attività sessuale.
  • Tale problematica causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
  • Il terapeuta dovrà valutare se la disfunzione sessuale non sia meglio attribuibile ad un altro disturbo sull’Asse I, ad eccezione di un’altra disfuzione sessuale.

Disturbo dell’Eccitazione Sessuale Femminile

La donna con disturbo dell’eccitazione mostra una persistente o comunque ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere, fino al completamento dell’attività sessuale, una adeguata risposta psicofisiologica di eccitazione sessuale con lubrificazione-tumescenza legata all’eccitazione stessa.

Il clinico dovrà sempre tenere in considerazione tutti i fattori che possono alterare l’eccitazione sessuale. Ricordiamo che il disturbo deve recare disagio alla persona che ne soffre per essere considerato una disfunzione.Al fine di una diagnosi corretta il terapeuta dovrà tenere in considerazione la presenza di tre criteri fondamentali:

  • Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione – tumescenza (reazione di lubrificazione-tumescenza legata all’eccitazione sessuale).
  • L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
  • La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo di Asse I ad eccezione di un’altra disfunzione sessuale) e non dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.

A causa di questo forte imbarazzo ed ansia l’uomo che soffre di una disfunzione erettile tenderà ad evitare sempre di più le occasioni di avere un rapporto sessuale. Si genera quella che chiamiamo ansia o preoccupazione secondaria. Tale preoccupazione sostituisce quella per il problema in sé fino a diventare il motivo per il quale il problema di eccitazione (soprattutto quello erettile nel maschio) può andare verso una cronocizzazione. L’intervento psicologico adottato dagli psicologi o dagli psicoterapeuti è, generalmente, breve ed orientato alla risoluzione del problema di cui si soffre e che crea disagio. L’intervento psicologico per disturbi e problemi di carattere sessuale non dovuti a condizioni mediche è attualmente il metodo più efficace per la remissione (parziale o totale) della sintomatologia in tempi brevi.

Il ruolo dello psicologo infatti è di aiutare la persona a cambiare ciò che impedisce di essere sereni e godersi la propria sessualità e difficilmente sarà un intervento per ristrutturare la personalità, che, nella maggior parte dei casi, non è ricercato dal paziente che invece soffre, giustamente, per un problema che, grazie alle attuali conoscenze, è nella maggior parte dei casi risolvibile con un intervento psicologico.

Il trattamento ipnotico è molto utilizzato per la risoluzione dei sintomi e attraverso il regredire del quadro sintomatologico spesso permettendo al panziente di passare dalla risoluzione dei sintomi alla decisione di affrontare le problematiche soggiacenti.