La caratteristica fondamentale del disturbo della espressione del linguaggio è una significativa compromissione dello sviluppo del linguaggio espressivo che interferisce con i risultati scolastici e con la comunicazione sociale.
{tab=Sintomi}
I sintomi variano a seconda della gravità e dell'età del bambino e riguardano:
- linguaggio limitato sul piano quantitativo (interventi rari e brevi)
- vocabolario limitato (lessico ridotto)
- difficoltà ad imparare parole nuove
- errori nell'utilizzare le parole e nel lessico
- frasi molto corte
- utilizzo di strutture grammaticali semplici
- utilizzo limitato di strutture grammaticali (per es. forme verbali)
- limitata varietà del tipo di frasi (per es. interrogative, imperative)
- omissioni di parti importanti della frase
- uso delle parole in un ordine insolito
- errori di coniugazione dei verbi
- difficoltà nel comporre frasi di lunghezza e di complessità adeguata al livello di sviluppo
- basso livello di sviluppo del linguaggio.
Di solito il funzionamento non linguistico e la capacità di comprensione del linguaggio sono nei limiti della norma.
{tab=Sottotipi}
Si distinguono due tipi di disturbo della espressione del linguaggio:
- il tipo acquisito, dove la compromissione del linguaggio espressivo si manifesta dopo un periodo di sviluppo normale
- il tipo di sviluppo, dove vi è una compromissione del linguaggio espressivo che non è associata ad una lesione neurologica.
- I bambini affetti da questo tipo di disturbo spesso cominciano a parlare tardi e superano più lentamente del normale le varie tappe dello sviluppo della espressione del linguaggio.
Nei bambini piccoli il disturbo più comunemente associato al Disturbo della Espressione del Linguaggio è il Disturbo della Fonazione; in età scolare possono insorgere problemi scolastici e di apprendimento (dettato, copiatura, compitazione, lettura, ecc.).