• Dr. Massimiliano Zisa

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Il disturbo bipolare è una patologia estremamente seria ed invalidante.
Chi soffre di questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali.
Le fasi depressive sono caratterizzate da un umore particolarmente basso, una marcata e profonda tristezza e dalla sensazione che non ci sia più nulla in grado di dare piacere.

Durante le due fasi, è facile notare una sensibile variazione della durata del sonno e dell’appetito; la concentrazione è minima e frammentaria tale da impedire di seguire una qualsiasi attività se non con estrema difficoltà.
Sebbene capiti con poca frequenza l’enorme sensazione di disperazione ed il senso di vuoto che il paziente vive e percepisce possono portarlo alla creazione idee suicidarie.

Le fasi maniacali, si manifestano con atteggiamenti e sensazioni antitetiche a quelle presenti nel quadro depressivo. Sono infatti caratterizzate, da un umore particolarmente euforico, e da un ottimismo eccessivo e dal reputare tutto come possibile e realizzabile. I processi ideativi ed i pensieri tendono a scorrere e a generarsi nella mente tanto velocemente da affollarla e rendere impossibile la concentrazione su un argomento tanto quanto la velocità del dialogo che risulta frenetico e spesso il paziente salta da un argomento all’altro senza apparente senso logico.
Il comportamento diventa disorganizzato ed inconcludente.

L’iperattività è tale da rendere il paziente “insensibile” ai bisogni primari, quali mangiare e dormire e vi è la spinta a tramutare ogni idea in agito; così che ogni idea viene perseguita fino all’insorgere di una nuova idea che ne catturi l’attenzione, sempre con l’incessante percezione di poter fare qualsiasi cosa, spingendo il paziente a compiere azioni impulsive (come lanciarsi a tutta velocità nel traffico automobilistico per sperimentare l’eccitazione di evitare le auto) o compromettenti (come spese folli e prive di reale interesse).

La fase maniacale non è tuttavia caratterizzata solo da umore euforico. La maggior parte delle fasi maniacali infatti presentano, più che euforia, un umore disforico, un senso costante di rancore per ingiustizie subite, intolleranza, irritabilità, rabbia e, spesso, vera e propria aggressività manifesta, supportata e rafforzata dall’incapacità di valutare adeguatamente le conseguenze delle proprie azioni e la risposta a queste da parte di altre persone.

Generalmente nel disturbo bipolare le fasi depressive rappresentano la maggior manifestazione sintomatica rispetto al quadro maniacale, le prime infatti hanno mediamente una durata che parte da qualche settimana per durare qualche mese, mentre le seconde durano da una a due settimane.

Capita a volte di assistere a immediati passaggi da una fase all’altra, mentre altre volte la fluttuazione viene a presentarsi attraverso un periodo di umore normale che rende ancora più difficile identificare questo quadro clinico.
Il disturbo bipolare è fortunatamente poco frequente tale da costituire un problema per lo 0.5% al 1,6% della popolazione.

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