La difficoltà di saper cogliere la differenza tra lo stato di veglia e lo stato di trance che un soggetto può assumere è molto elevato.
Ad occhi poco esperti il soggetto può apparire sveglio o apparentemente addormentato e molto spesso l'induzione indiretta dell'ipnoterapeuta può sorprendere anche coloro che stiano osservando il fenomeno (es.colleghi ai seminari o parenti in terapie familiari,ecc...) rimanendo giustamente basiti o poco convinti che il soggetto mutato lo stato di coscienza dalle poche parole o gesti del terapeuta.
Imparare a evidenziare i segni obiettivi di una trance ipnotica è fondamentale per riconoscere gli stati alterati di coscienza in cui ciascuno di noi tende a scivolare.
Un soggetto è realmente ipnotizzato quando si possono evidenziare i seguenti fenomeni psicofisiologici:
- attenzione responsiva
- cambiamenti nei comportamenti oculari
- fissità e defocalizzazione dello sguardo;
- si modifica la frequenza del battito delle palpebre;
- lacrimazione (non per contenuti tristi);
- variazione del diametro pupillare
- muscolatura mimica rilasciata/ irrigidimento dell'espressione facciale
- aumento della deglutizione (man mano che la profondità della trance aumenta)
- modificazioni/differenze nella circolazione periferica (pallore o arrossamento; comparsa eventuale di macchie/chiazze più rossastre)
- rallentamento del polso e diminuzione della pressione arteriosa
- modificazione della respirazione
- cambiamento del tono della voce, che diventa molto più basso/ voce diversa: sommessa, monotona
- tendenza del paziente a rispondere in maniera estremamente letterale alle suggestioni che gli vengono date
- ritardo temporale nel comportamento motorio e concettuale(quindi ritardo anche tra la domanda e la risposta)
- la bocca rimane un po' aperta dopo aver dato una risposta verbale (per maggiore rilassamento dei muscoli facciali)
- rilassamento muscolare (anche con flessione della testa)
- movimenti diminuiti o assenti oppure (se presenti) lenti ed a piccoli scatti/ economia dei movimenti
- fascicolazioni
- diminuzione dei movimenti di orientamento (rispetto a stimoli uditivi ecc.)
- diminuzione delle reazioni di allarme
- aumento della responsività nel rapporto.