Colon Intervento Psicologico

L’ipnosi individuale o di gruppo è efficace anche nelle sindromi da colon irritabile gravi e refrattarie ad altre modalità terapeutiche. Come si è di fatto dimostrato anche in lavori scientifici recenti, un buon numero di pazienti refrattari ad altri trattamenti, possono trarre vantaggi dall’ipnosi che va protratta per almeno 3 mesi prima di dare un risultato positivo (circa 12-14 sedute).

Tuttavia le persone di età superiore a 50 anni e i pazienti affetti da problemi psicologici non sono candidati adatti per una terapia centrata sulla risoluzione o il contenimento del sintomo, occorre loro un supporto psicoterapeutico atto a consolidare e rinforzare l’intervento ipnotico.

La proposta di una terapia di sostegno con l’ipnosi è apparsa efficace in molti studi per ridurre la sensibilità e modulare la soglia del riflesso colico.

Può migliorare la comprensione dei sintomi e dei meccanismi in gioco. In genere è indicata per alcuni pazienti con compromissione grave della qualità della vita in relazione alla malattia. Il paziente deve essere molto motivato e culturalmente adatto.

Due studi controllati hanno dimostrato l’efficacia della psicoterapia aggiunta alla terapia medica o addirittura come unica terapia. La psicoterapia di sostegno per la sindrome da colon irritabile è centrata sui problemi più spesso associati all’esordio o alle riacutizzazioni, in particolare, su relazioni interpersonali stressanti.

La coesistente diagnosi psichiatrica non modifica l’efficacia o la percentuale di risposta al trattamento. Si ottiene un miglioramento dei sintomi sia nella valutazione del gastroenterologo, sia nella autovalutazione del paziente.

La psicoterapia si è dimostrata utile ed efficace anche:

  • in presenza di depressione
  • in presenza di ansia
  • in assenza di dolore costante
  • se i sintomi riferiti sono di breve durata
  • se il dolore addominale riferito è circoscritto ad una o poche zone.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale

E’ una particolare tecnica di psicoterapia che si basa sulla partecipazione attiva da parte del paziente, che deve lavorare con il proprio terapeuta per una attenta identificazione dei fattori stressanti (riconoscimento dei pensieri che aumentano lo stress e dell’apprendimento di strategie per far fronte agli elementi critici identificati).

Terapia orientata alla autocomprensione (Insight-oriented)

Particolarmente adatta per pazienti già spontaneamente portati all’introspezione, interessati a comprendere la loro reazione allo stress e a modificare la loro risposta. La vulnerabilità psicologica e la convinzione di soffrire di disturbi psicologici e strutturali sono fortemente correlate a prevalenza e incidenza della sindorme da colon irritabile. In queste forme lo stile di vita sembra avere una importanza trascurabile.

Terapia della famiglia o di gruppo

Particolarmente utile nel caso di difficoltà nei rapporti interpersonali e per persone diffidenti verso terapie basate sul rapporto interpersonale. Una collaborazione della famiglia alla risoluzione dei disturbi del paziente è, in ogni caso, auspicabile e costituisce il miglior supporto per la cura e la risoluzione di molte malattie specie di quelle che, come la sindorme da colon irritabile, sono causate da un disordine di tipo funzionale.

Per quanto riguarda la dieta, in genere la colite è aggravata o innescata da particolari alimenti che possono essere molto diversi da paziente a paziente: le indicazioni generali spesso non funzionano ed è il paziente stesso, con l’aiuto del medico, che deve capire quali alimenti evitare e quali preferire.
Gli alimenti a rischio sono il latte, i formaggi stagionati, gli insaccati, i cibi molto grassi ed elaborati, la frutta secca, alcuni tipi di frutta (kiwi, melone, ciliegie, ribes, frutti di bosco, fichi, prugne fresche, banane, albicocche, uva, agrumi, anguria) e verdura (radicchio, indivia, sedano, funghi, peperoni, fave, melanzane, prezzemolo, porri, aglio, carciofi, asparagi, zucca, cipolla) fresca, bibite gassate e alimenti contenenti caffeina.
farmaci (antispastici, antidiarroici e agenti che aumentano la massa fecale) vanno usati il meno possibile e non devono mai essere usati troppo a lungo poiché causano assuefazione (soprattutto i lassativi).