L’ipocondria si presenta come “la preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere, una malattia grave, basato sull’erronea interpretazione di sintomi somatici da parte del paziente“.

Tra i sintomi fisici che possono essere intepretati erroneamente vi sono i borborigmi, il gonfiore e i dolori crampiformi addominali, la percezione dell’attività cardiaca e la sudorazione. La localizzazione, la qualità e la durata di tali sintomi sono spesso descritte nei minimi dettagli, ma i sintomi di solito non seguono uno schema riconoscibile di disfunzione organica e in genere non sono associati a reperti somatici anormali.

La visita e la rassicurazione del medico non alleviano le preoccupazioni del paziente, che tende a credere che il medico non sia riuscito a trovare la vera causa.

I sintomi influenzano negativamente il funzionamento sociale e lavorativo e causano una sofferenza significativa.

Devono essere presenti i seguenti criteri:

  • La preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica appropriate.
  • La convinzione di cui al criterio A non risulta di intensità delirante (come nel disturbo delirante tipo somatico) e non è limitata ad una preoccupazione circoscritta all’aspetto fisico (come nel disturbo di dismorfismo corporeo).
  • La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti.
  • La durata dell’alterazione è di almeno sei mesi.
  • La preoccupazione non è meglio attribuibile a disturbo d’ansia generalizzato, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo di panico, episodio depressivo maggiore, ansia di separazione, o un altro disturbo somatoforme.

La diagnosi è suggerita dall’anamnesi e dalla visita ed è confermata se i sintomi persistono per 6 mesi e non possono essere attribuiti a una depressione o a un altro disturbo psichiatrico.

Il decorso è cronico, fluttuante in alcuni casi, stabile in altri. Circa il 5% dei pazienti guarisce completamente. L’associazione di depressione e lamentele ipocondriache comporta una prognosi sfavorevole. Il trattamento è difficile perché il paziente è convinto che in esso vi sia qualcosa di gravemente sbagliato. Tuttavia, è utile una relazione di fiducia con un medico curante, specialmente se le visite regolari in ambulatorio infondono rassicurazione.

Ma il sostegno psicologico e la psicoterapia giocano un ruollo essenziale al fine di una buona guarigione.