Trance ipnotica

La trance ipnotica è un fenomeno normale, che viviamo più volte ogni giorno (mediamente una volta ogni 90 minuti circa), e di cui conosciamo le varie sfumature e intensità: ognuno di noi sa cosa vuol dire “essere completamente assorto in una attività”, così come ognuno conosce l’esperienza del “sogno ad occhi aperti” o dell’immaginazione vivida, in cui il “confine” tra la realtà esterna e mondo interno non è nettamente marcato.

Altrettanto spesso l’ipnosi è legata ad una attività immaginativa, creativa, interessante o comunque emotivamente intensa proprio perché queste esperienze catturano la nostra attenzione (essere assorti nella lettura di un libro, dipingere, fare un lavoro che ci “prende”, ballare, ecc) mettendo in secondo piano tutte le altre esperienze (il tempo che passa, l’appetito, una persona che ci parla, ecc).

La trance è uno stato psicofisiologico che può essere indotto mediante ipnosi autoipnosi. Alcune persone – sensitivi, sciamani, medium ecc. – riescono ad ottenerlo spontaneamente. È caratterizzato da fenomeni quali insensibilità agli stimoli esterni, perdita o attenuazione della coscienza, dissociazione psichica.

Si usa definire “trance” in senso figurato anche lo stato di esaltazione o estasi per stimoli esterni quali la musica e la danza; tali stimoli, tuttavia – da soli o associati ad altri – possono produrre la trance vera e propria e tutti i fenomeni pertinenti a tale stato.
In diagnosi medica viene chiamato trance alcoolica, lo stato di dissociazione mentale causato da abuso di alcolici o di farmaci diversi.

Distinguiamo nei fenomeni della trance i sintomi e i comportamenti.

I principali sintomi della trance sono: tremito incontrollato, brividi, emotività incongrua, svenimento, disturbi dell’equilibrio, sonnolenza e letargia, convulsioni, incontinenza, paralisi di uno o più arti, disturbi della sensibilità al calore o al dolore, agitazione motoria, tic, respiro affannoso, fissità oculare.
Tra i comportamenti caratteristici si osserva l’aquiescenza acritica al comando con agiti consapevolmente o inconsapevolmente indipendenti dalla volontà con o senza perdita della memoria di circostanza.

Fenomeni e comportamenti attribuiti a stato di trance sono anche: camminare sulle braci senza bruciarsi, subire trafitture senza sanguinare, atti dei quali si è normalmente incapace, correre rischi anche gravi senza emozioni, parlare una lingua che non si conosce.

La trance indotta viene fatta da un terapeuta facilitando nel soggetto l’evocazione di esperienze di rilassamento ma anche evocando normali esperienze dissociative, o quotidiane esperienze di discontinuità della coscienza.

L’ipnoterapia si fonda su due caratteristiche poco conosciute dell’ipnosi:

  1. la persona in trance, lungi dall’eseguire “come un robot” gli ordini dell’ipnotista, in realtà sospende il proprio modo usuale e problematico di “ragionare sulle cose” e mostra una maggiore creatività ed elasticità. L’emergere di nuovi punti di vista, di nuove soluzioni e di nuovi comportamenti, emozioni e sensazioni è alla base della rottura della rigidità del sintomo lamentato.
  2. il soggetto ipnotico, lungi dal “dormire”, entra con l’ipnoterapeuta in una relazione molto intensa, all’interno della quale avvengono modificazioni tipiche delle vere relazioni di cura e/o di collaborazione.

La trance ipnotica è suddivisa in 4 livelli di profondità:

L’ipnoterapia serve a curare sintomi psicologici quali ansia, depressione, problemi alimentari, problemi sessuali, tabagismo e altri mentre l’ipnosi clinica è utilizzata in vari ambiti specialistici medici e odontoiatrici.